2 agosto 1944, accadde tutto in una sola notte
Il 2 agosto 1944 era un mercoledì. A Birkenau si trovavano tra le 3000 e le 4000 persone di etnia rom e sinti: uomini, donne e bambini. I nazisti li sterminarono in una sola notte.
La cronaca dei fatti è disponibile sul sito di ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati, che a sua volta rimanda a un’intervista di Pietro Terracina, testimone della Shoah e presente in quella terribile nottata, rilasciata per Rai News nel 2014.
“Ho un ricordo molto preciso di quella triste notte”, racconta Terracina. “Tra noi [gli ebrei] e lo Zigeunerlager c’era soltanto il filo spinato. Vivevamo famiglie al completo, tanti bambini, molti dei quali probabilmente nati nel campo. Avevano conservato i loro abiti, i loro capelli, l’unità familiare, cosa per noi impensabile. Ai nostri occhi sembrava un’oasi felice. E forse anche a loro. Per quanto infelici, piegati dalla durezza della vita al campo, non temevano la camera a gas. Sono sicuro che pensavano che un giorno quei cancelli si sarebbero riaperti e loro avrebbero ripreso le vie del mondo, liberi”.
Continua: “Tutto è avvenuto di notte, quando dovevamo stare chiusi nelle baracche, ma ho sentito tutto: l’arrivo delle SS, le urla, l’abbaiare dei cani, il pianto dei bambini svegliati in piena notte, le persone che si cercavano e si chiamavano a gran voce. La confusione durò almeno un paio d’ore. Poi d’improvviso, silenzio. Il mattino dopo, dall’altra parte del filo spinato non c’era più nessuno. Solo il rumore del vento che passava per le porte delle baracche rimaste aperte”.
Porrajmos (“divoramento”) o Samudaripen (“sterminio”), in lingua romanì: per ricordarlo, è stato istituito lo European Roma Holocaust Memorial Day. Sono previste oggi una commemorazione ad Auschwitz e un’altra commemorazione presso la sede del Consiglio d’Europa a Strasburgo.
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Il Segretario Generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland, ha dichiarato: “Questo è un accadimento terribile della nostra storia, al quale però per molto tempo l’Europa ha rivolto scarsa attenzione. Ciò è stato profondamente sbagliato. Dobbiamo ricordare. […] Oggi, partiti e movimenti estremisti si sono rafforzati in alcune parti d’Europa. I discorsi d’odio contro i rom sono diffusi, anche nella comunicazione politica mainstream e nutrono quella mentalità che conduce ai crimini d’odio. Ciò non deve passare inosservato. Al contrario, dobbiamo imparare la lezione del passato, applicarla al presente e assicurare un futuro migliore”.