Una ricetta molto speciale
Una volta il haroset si faceva con gli ingredienti che si trovavano nella regione: pinoli, mandorle, castagne, uva passa e noci. Datteri e banane, naturalmente non esistevano in Italia, poi quei frutti sono arrivati anche nei nostri mercati, ricette di altre parti del mondo si sono mescolate con le nostre e quei sapori, così dolci e ricchi, sono entrati a far parte anche delle ricette di casa. Così ci spiega Sandra Sabatello, cuoca e ricercatrice di storie di cucina in particolare romanesche. Il haroset da lei scelto è tratto dal libro di Roberta Anau ed Elena Loewenthal, Cucina ebraica, Fabbri editore, di cui riportiamo anche la foto di presentazione: è troppo bella… e può essere una buona idea da portare in tavola.
Ingredienti
100 gr di mandorle con la buccia
40 gr di zucchero
1 mela golden
70 gr di datteri
70 gr di prugne
70 gr di castagne secche (da lasciare a bagno per un giorno intero)
1 uovo
1 arancia
2 cucchiai di pinoli
1 cucchiaio di azzima pesta
Tritate nel mixer le mandorle con lo zucchero fino a ridurle quasi a farina e tenetele da parte.
Sbucciate e tagliate a fettine la mela e fatela cuocera in un tegame con due cucchiai d’acqua fino a farla asciugare completamente. Rassodate l’uovo e tenete solo il tuorlo. Grattugiate la buccia d’arancia e spremetene il succo. Lessate le castagne in una piccola pentola con abbondante acqua.
A questo punto, frullate nel mixer il tuorlo con il succo di arancia, aggiungete la mela cotta e le mandorle tritate e mixate nuovamente, quindi aggiungete la buccia d’arancia, i datteri e le prugne già tagliuzzate e frullate ma non troppo a lungo. Il composto deve avere la consistenza di una marmellata grezza, se fosse troppo liquido aggiungete due cucchiai di azzima pesta. Sistemate il composto in una coppa e decoratelo con i pinoli, infilandoli uno accanto all’altro come fossero aculei di un riccio (secondo la tradizione dovrebbero rappresentare gli egiziani affogati nel Mar Rosso…).