di Giuseppe Veltri e Libera Pisano – Paideia Editrice
L’ebraismo come elemento costitutivo della storia e della cultura europea.
Nel secondo centenario della pubblicazione dello scritto di un giovanissimo Leopold Zunz, che inaugurò la scienza dell’ebraismo, l’opera di Giuseppe Veltri e Libera Pisano fornisce un’introduzione generale a questa grande figura, insieme alla traduzione di alcuni dei suoi saggi più significativi. Ispirato dalle idee del filosofo Moses Mendelssohn e dal movimento illuministico ebraico Haskalah nato nella Berlino del XVIII secolo, lo studioso ebreo-tedesco Leopold Zunz elabora, dal secondo decennio dell’Ottocento, la Wissenschaft des Judentums, uno studio critico dei testi della cultura ebraica, da sottoporre a metodi di ricerca scientifici. Con le sue ricerche sulla tradizione e le fonti Zunz mise in luce i rapporti e le contaminazioni storiche che hanno fatto dell’ebraismo un campo dinamico ed eterogeneo e al tempo stesso un elemento costitutivo della storia europea. Il riconoscimento di questo intreccio viene ad assumere un ruolo politico decisivo per l’emancipazione degli ebrei: solo da una comprensione adeguata dell’ebraismo poteva scaturire – a detta di Zunz – una riforma consapevole della società, che avrebbe messo gli ebrei al riparo da ogni discriminazione presente e futura.
Gli autori:
Giuseppe Veltri, ordinario di Filosofia Ebraica all’Università di Amburgo, è direttore del Maimonides Centre for Advanced Studies e dell’Akademie der Weltreligionen.
Libera Pisano è assegnista di ricerca all’Università della Calabria e ricercatrice al Dipartimento di Filosofia e Religione Ebraica dell’Università di Amburgo
Dialogano con gli autori:
Gianfranco Bonola, già Professore Ordinario di Storia delle Religioni presso l’Università di Roma Tre
Claudia Milani, Docente di Etica ed Ebraismo presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale
Ingresso libero