Il libro di Enrico Catassi e Alfredo De Girolamo per conoscere le ragioni di uno Stato a partire dalle elezioni dell’aprile scorso
Si può entrare nella psicologia dello stato d’Israele? Si può cercare di spiegare e di comprendere chi è veramente Bibi Netanyahu? Umberto De Giovannangeli sull’Huffington Post dice di sì: nel presentare il libro di Enrico Catassi e Alfredo De Girolamo dal titolo Netanyahu, un re senza trono (thedotcompany edizioni) scrive: “Leggere il libro di Catassi e De Girolamo aiuta a comprendere meglio la psicologia di una nazione, le sue paure, le sue speranze, il passato che non passa e un futuro che fa fatica a pensarsi in termini di normalità”.
Un instant book legato alle elezioni del 9 aprile scorso, che per profondità va oltre la sua missione sin dal titolo. E sembra piuttosto interessante da leggere ora. Si parla della destra israeliana, iper ideologica e ultra tradizionalista, che vede l’altro come un nemico della patria, sempre più legata al movimento dei coloni, che alle elezioni ottiene un numero sufficiente di voti per poter alzare il prezzo di un sostegno al nuovo governo. Ma Netanyahu non può pagarlo. Così la Knesset viene sciolta e la data delle elezioni anticipate annunciata.
Si parla anche di una sinistra divisa e incapace di comprendere la nuova composizione sociale di Israele, mai in prima linea sulle questioni della sicurezza, anzi sempre a ruota della destra, anche sulla questione palestinese, abbandonata senza un modello che porti avanti le istanze della pace.
Ecco cosa ha portato Bibi a essere un re senza trono: vince ma non trionfa, stritolato da partiti ch non riesce a cannibalizzare, dall’ambizione di guadagnarsi il titolo di primo ministro più longevo e da una Israele in continuo e rapidissimo cambiamento.