Il 18 luglio 1914, a Ponte a Ema (provincia di Firenze) nasce un grande campione, destinato ad entrare nella storia del ciclismo e non solo.
Gino Bartali inizia la sua avventura in bici nel 1931 e pochi anni più tardi, nel ’35, si fa conoscere dal grande pubblico vincendo il campionato italiano e arrivando quarto alla Milano-San Remo. Nei due anni successivi trionfa al Giro d’Italia diventando protagonista assoluto del ciclismo italiano, e nel 1938 conquista il suo primo Tour de France.
È solo l’inizio di una lunga carriera, che raggiunge il culmine nei difficili anni del dopoguerra, facendo di Bartali un simbolo della rinascita alla ricerca della perduta identità nazionale.
Al di là dei meriti sportivi, Gino Bartali è un uomo dotato di valori profondi e grande coraggio: durante la Resistenza, infatti, si attiva per aiutare ebrei ed antifascisti facendo la spola per trasportare documenti falsi nel tubo della sua bicicletta, e contribuendo così a salvare oltre 800 persone. Viene arrestato dalla polizia fascista nell’autunno del ’43 ma, dato che nessuno pensa ad ispezionare la bici, riesce a salvarsi.
Nel 2006 viene conferita alla memoria di Gino Bartali, morto sei anni prima, la Medaglia d’oro al valore civile, e nel 2013 lo Stato di Israele gli assegna l’importantissima onorificenza di “Giusto fra le Nazioni”.
Il 23 Maggio il KKL renderà omaggio a Gino Bartali con una serata di Gala a favore del progetto “Pista ciclabile Haruvit” a lui dedicato.
Per info e prenotazioni visitate il sito http://bit.ly/serata-di-gala