Martedì 21 maggio 2019, nell’ambito della Giornata mondiale della diversità culturale, l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania e l’Associazione Arte in memoria invitano gli studenti delle scuole e i loro familiari a partecipare all’iniziativa Spolverare la memoria, che prevede la pulizia delle 288 pietre d’inciampo installate a Roma dal 2010.
La giornata sarà articolata in tre momenti distinti:
dalle ore 9.00 alle 11.00 gli studenti della Scuola Germanica di Roma, del Liceo “Renzo Levi”, del Liceo Statale “Eugenio Montale”, dell’ IIS “Luigi Einaudi”, IISS Roberto Rossellini, del Liceo Ginnasio “Ennio Quirino Visconti”, del Liceo Artistico “Ripetta”, dell’IIS “Leonardo da Vinci” Maccarese-Fiumicino (RM), del Liceo Aristofane, dell’Accademia Americana di Roma procederanno alla pulizia delle pietre d’inciampo dei municipi in cui le scuole sono collocate.
dalle ore 11.00 alle ore 12.00 si terrà un incontro alla Casa della Memoria e della Storia, in via S. Francesco di Sales 5, aperto al pubblico. Dopo l’introduzione diAnnette Walter, capo ufficio culturale dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, e di Paolo Ruffini, responsabile Dipartimento Attività Culturali – Roma Capitale, interverranno Adachiara Zevi, presidente dell’Associazione “Arte in Memoria” e Viktor Elbling, Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania.
A seguire, dalle ore 12.00, riprenderà l’attività di pulizia delle pietre d’inciampo da parte degli studenti e dei famigliari.
A quasi 75 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, oggi è più importante che mai mantenere vivo il ricordo delle vittime del terrore nazionalsocialista. Come recita il Talmud, testo sacro ebraico, “un uomo viene dimenticato solo quando il suo nome viene dimenticato.”
Pulendo tutte le 288 pietre d’inciampo di Roma, l’iniziativa mira a “spolverare la memoria”, a ricordare i singoli nomi delle vittime, i loro destini, per contrastare l’oblio e promuovere una convivenza pacifica nel presente e nel futuro.
Le pietre d’inciampo, installate dall’artista tedesco Gunter Demnig da oltre vent’anni nel tessuto urbano e sociale delle città europee, rappresentano una memoria diffusa dei cittadini deportati e uccisi nei campi di sterminio nazisti, un ricordo perpetuo che restituisce alla singola vittima un nome e una storia.
Installate per lo più in zone residenziali, nel bel mezzo della vita quotidiana, fanno “inciampare”, per soffermarsi e fare una pausa di riflessione. In tutta Europa le pietre d’inciampo sono oltre 75.000, in 21 Paesi. Nella loro totalità, costituiscono il maggior monumento diffuso nel mondo per la memoria delle vittime del nazionalsocialismo.