“Non è un atteggiamento antisemita dire che il governo Netanyahu è stato razzista: è un dato di fatto”
Viene ripreso da tutti i media internazionali lo speech di Bernie Sanders, in corsa nelle primarie dei Democratici americani alla J Street National Conference di Washington.
Sanders ha dichiarato: “Sono orgoglioso di essere jewish e sto facendo di tutto per diventare il primo presidente jewish degli Stati Uniti“. Gli ebrei più di chiunque altro su questa Terra conoscono i pericoli del nazionalismo e hanno bisogno di fare tutto il possibile contro il razzismo di Trump e di riunire i popoli intorno ad un’agenda progressista”.
Poi, un accenno alla sua infanzia: “Ho trascorso molti mesi in un kibbutz in Israele, e credo fermamente nel diritto degli israeliani di vivere in pace e in sicurezza. Lo stesso diritto che hanno anche i palestinesi” ha sottolineato.
Sanders è anche entra nel merito del governo Netanyahu: “Non è un atteggiamento antisemita dire che il governo Netanyahu è stato razzista: è un dato di fatto. Spendiamo ogni anno 3,8 miliardi di dollari per supportare militarmente Israele… Abbiamo quindi il diritto di dire che non siamo disposti ad accettare atteggiamenti autoritari e razzisti. Credo che una parte di quei soldi andrebbe utilizzata per lo sviluppo economico di Gaza”. Quanto ad Hamas e all’Autorità Palestinese Sanders ha poi chiarito: “Non sono certo immuni alla corruzione”.
Infine, parlando di integrità e valori, ha sottolineato la singolare condizione in cui si trovano Trump e Netanyahu: “Il primo potrebbe essere sottoposto ad una procedura di impeachment, il secondo, forse, addirittura finire in carcere. Se parliamo di integrità, non credo siano in condizione di dare lezioni a nessuno”.