Cinque capolavori dedicati alla luna, scritti prima e dopo la leggendaria missione di Neil Armstrong e Buzz Aldrin
Il 20 luglio 1969 con il primo passo sul suolo lunare tutto è cambiato. O meglio, è cambiata per sempre la percezione tra il prima e il dopo quello storico avvenimento. Che l’astronauta Neil Armstrong presentò al mondo col fiato sospeso pronunciando dallo spazio una frase che è diventata storia: “Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande salto in avanti per l’umanità“.
Per celebrare la missione dell’Apollo 11, abbiamo scelto cinque canzoni straordinarie, bellissime, dedicate alla luna. A cominciare da un classico di David Bowie, pubblicato nove giorni prima di quel 20 luglio..
Space Oddity – David Bowie
La storia del viaggio spaziale e senza ritorno sulla Terra di Major Tom è entrata ormai nella storia del pop. La fonte di ispirazione fu 2001: Odissea nello spazio di Kubrick, ma Bowie ha sempre lasciato un alone di mistero intorno alla canzone, lascando intendere che la missione di Major Tom nello spazio fosse una metafora dell’alienazione sulla Terra. Il brano venne utilizzato dalla Bbc durante la diretta dell’allunaggio: “Ground Control To Major Tom...”
The great gig in the sky – Pink Floyd
The dark side of the moon, il disco capolavoro in cui è contenuta la canzone che vi segnaliamo non è era un album dedicato alla luna. Il lato oscuro della luna era un concetto-simbolo che indicava tutto ciò che sfugge al controllo razionale dell’uomo: l’alienazione mentale, il rapporto malato con il denaro, lo scorrere inesorabile del tempo. Detto questo, i suoni e l’atmosfera del disco hanno un hanno un forte richiamo “spaziale”, in particolare The great gig in the sky che l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti ha scelto come canzone del suo risveglio durante una missione nello spazio.
Walking on the moon – The Police
Il video del brano è stato realizzato al Kennedy Space Center il 23 ottobre 1979. I Police interpretano la canzone camminando tra le astronavi. Nel clip compaiono anche filmati della NASA. Il batterista della band, Stewart Copeland tamburella con le bacchette su un razzo Saturn V. La canzone è stata composta da Sting, ubriaco, in un hotel di Monaco di Baviera. La melodia del brano gli venne in mente mentre saltellava nella stanza canticchiando Walking around the room. Il mattino dopo, a mente lucida, decise che il brano si sarebbe intitolato Walking on the Moon.
Fly me to the moon – Frank Sinatra
Fly Me to the Moon (Fammi volare fino alla Luna) è un brano composto da Bart Howard nel 1954 con il titolo In Other Words. La versione più famosa è ovviamente quella incisa da Frank Sinatra nel disco It Might as Well Be Swing con la collaborazione di Count Basie. Poco dopo la pubblicazione della versione di Sinatra, la Nasa decise di associare il brano al suo programma spaziale. Durante la missione dell’Apollo 11, nel 1969, l’astronauta Buzz Aldrin fece risuonare il brano nello spazio con un registratore a cassette.
Rocketman – Elton John
Elton John la scrisse nei giorni del lancio dell’Apollo 16. Il brano parla della solitudine dell’uomo mandato nello spazio. Il paroliere Bernie Taupin immaginò un nuovo mondo iper-tecnologico proiettato nel futuro. Taupin si è ispirato all’omonimo racconto di Ray Bradbury inserito nella raccolta L’uomo illustrato, anche nota come Il gioco dei pianeti.