La giovane star da oltre 2 milioni di follower, che ha fatto dell’orgoglio di essere ebrea e trans il proprio successo
L’esordio è stato nel 2009, sulla piattaforma Tik Tok con il nome di David, poi il suo nuovo nome di Hadassah ha fatto della sua personalità carismatica il suo successo. Ebrea messicana trans, con i suoi video di 60 secondi e la sua risata inconfondibile ha trascinato oltre due milioni di followers su Tik Tok e 144 mila su Instagram. Elle Mexico l’ha presentata come star del Pride 2021, ha fatto la modella per un marchio messicano ed è stata nominata per un premio MTV MIAW – letteralmente i “millennial awards”, dati al meglio di internet da MTV America Latina. Poi si sono aggiunti la copertina di Bazaar, diverse testate di moda messicana, marchi internazionali e Vogue Italia.
Creatrice di contenuti pansessuali, si accorge giovanissima che le piacevano sia i ragazzi sia le ragazze e in una intervista spiega di essersi confrontata con il suo rabbino prima di fare coming out con la madre. Il messaggio? “Chiunque sia il tuo Dio, ti ama così come sei”. Perché l’importante, spiega nella stessa intervista, è accettarsi, non cercare un consenso dall’esterno. Leggerezza, ironia e una buona dose di impertinenza si accompagnano nei suoi contenuti a una politica di tolleranza zero verso gli haters.
Il linguaggio? Beh, per ora usa i pronimi lei/lui, ma sottolinea il fatto che genere e sessualità per lei sono solo uno spettro di preferenze che possono cambiare, come cambiamo noi nel tempo. Certo, esiste un bisogno di etichettarsi, di appartenere, che Hada (in spagnolo significa fata) rispetta. Ma avverte i suoi follower su Instagram: “Ricordati che non sei un prodotto che ha bisogno di un’etichetta. Io sono solo io e tu sei solo tu, quindi lascia scorrere le cose”.
A parlare di lei sulla stampa ebraica internazionale è Ces Heredia, scrittrice e designer messicana, che ne scrive su Alma, confrontando anche la propria esperienza come appartenente alla comunità LGBTQ+: “Vedere Hadassah vivere la sua vita così liberamente e avere successo senza che queste cose siano un problema è un’indicazione che le cose stanno (lentamente, ma sicuramente) cambiando in meglio nel nostro paese”, spiega. E poi aggiune: “Mentre il mio viaggio personale nella mia ebraicità e nella mia sessualità è stato un po’ difficile, ora sono orgogliosa di ciò che sono, e rimango fiduciosa che le cose miglioreranno e saranno un po’ più facili per quelli che verranno dopo di me e Hada”.