“La nostra sfida più importante è assicurare un futuro a questa comunità, lo dobbiamo a chi ci ha preceduto” spiega Lydia Schapirer, presidente uscente della Comunità Ebraica di Napoli, (che comprende tutta l’Italia del sud), riconfermata nelle elezioni dei giorni scorsi con 57 voti. “L’età anagrafica dei componenti della nostra comunità è alta, siamo quasi tutti over 60. I nostri figli sono andati via dalla città, questa è la dura realtà. Quindi, la nostra missione è attirare quanti più giovani possibile e rimarcare la nostra vicinanza alle sezioni. A Palermo, a Trani e in Calabria” spiega.

“Il nostro rabbino, Ariel Finzi, è riuscito ad attrarre in Sinagoga i giovani israeliani che si iscrivono alla facoltà di Medicina a Napoli. Portano vita e brio” aggiunge la neopresidente. “Considerato che il bilancio è in rosso, siamo sempre alla ricerca di sostenitori, un’altra grande sfida, perché la nostra storica sinagoga, che ha più di 150 anni, necessita di lavori di restauro”.

Quanto al tema purtroppo sempre attuale dell’antisemitismo, Lydia Schapirer definisce “molto preoccupante” il fatto che in Germania si sia sconsigliato agli ebrei di indossare la kippah. “La miglior risposta sarebbe organizzare una manifestazione in Italia in cui tutti dovrebbero indossare la kippah. Per fortuna, nella nostra zona, non si registrano episodi di antisemitismo, ma rispetto al contesto generale occorre reagire di fronte a quello che sta succedendo. Assistiamo ad una deriva inquietante, ma manca una presa di coscienza civile forte“.

I risultati del voto:

Lydia Schapirer – 57 voti – Presidente

Sandro Temin – 49 voti – Assessore al bilancio

Pier Luigi Campagnano – 31 voti  – Vicepresidente e Assessore ai rapporti con le istituzioni

Deborah Curiel – 23 voti – Assessore al turismo e alle politiche giovanili

Daniele Coppin – 16 voti – Assessore alla comunicazione e al culto