La Comunità Ebraica di Roma non ha un Presidente. Le elezioni appena svolte infatti si sono concluse senza il raggiungimento del qurom necessario per l’elezone diretta del Presidente da parte della lista maggioritaria.

La lista Dor Va Dor guidata da Victor Fadlun è la più votata con il 37,87%, a cui segue la lista “Per Israele” di Antonella Di Castro con il 36,27% e infine “HaBait” di Daniele Regard con il 25,86%. Un risultato interessante per questa giovane realtà nata in occasione delle precedenti elezioni dove si era conquistata un ottimo terzo posto su cinque liste in corsa per il Consiglio. E ora, come ha dichiarato sulle nostre pagine Victor Fadlun, dovrà mettere alla prova le sue persone, «una squadra di Ebrei di Roma che si pone al servizio della Kehillà». L’obiettivo principale, che in effetti sembra dimostrato dalle scelte che i votanti hanno fatto al seggio, è «acquisire collettivamente la consapevolezza che è urgente adottare un profondo cambiamento di mentalità per poter affrontare le sfide che ci si ergono davanti», aveva spiegato Fadlun nella nostra intervista pre elettorale, «Scuola, Welfare, Sinagoghe, Organizzazioni Ebraiche, insieme a tutti i centri nevralgici delle nostre attività, necessitano dell’iniezione di ingenti risorse economiche per la loro implementazione. Considerazioni analoghe valgono anche con riguardo all’attenzione che dovremo porre nei confronti del personale e dei collaboratori della CER, che vanno valorizzati umanamente e professionalmente perché sono loro la chiave per implementare la nostra Comunità».

Dir va Dor però non ha raggiunto il quorum necessario del 45% per eleggere direttamente il Presidente, sarà dunque necessario convocare un Consiglio entro 15 giorni per indicare il presidente tra i consiglieri eletti. La composizione del nuovo consiglio, visti i risultati elettorali, è di 10 consiglieri per la lista Dor va Dor, 10 di Per Israele e 7 per Ha Bait.

A votare sono stati 3174 ebrei romani con un’affluenza del 33,6%. Nel 2019 l’affluenza era stata del 34,65%, registrando un leggero calo rispetto alle elezioni precedenti, quelle del 2015, con il 36,11%.

Attendiamo nel pomeriggio i risultati elettorali per la Consulta i cui voti verranno scrutinati oggi.