ENE, l’Ebreo Non Ebraico, ci propone le sue note a margine, scritte in corso di lettura. Sono istantanee, sono figurine: forse ad album completato apparirà una recensione
Basterà leggerne poche, di queste EneNote, e chiunque capirà che NON sono un biblista, un rabbino, un religioso, un ortodosso, un critico, un professore… Ma è meglio dichiararlo, per assumere la responsabilità di quel che ho scritto da buon lettore e basta, da dilettante – anche se preferisco la voce francese: amateur, sostantivo maschile, “Persona che coltiva un interesse per diletto”.
L’elica doppia che è, e simboleggia il DNA, è anche metafora perfetta del mito, di ciò che è, è stato e sarà. Vero nel momento in cui è visto e narrato – una descrizione che si fa narrazione nel momento in cui il presente è passato, ma ne anticipa il futuro – si sa mascherare perfettamente in ogni forma senza perdere la sua radice. Forse per questo mitologicizzare è la forma principe di ogni narrazione che voglia proiettarsi nel futuro senza lasciare il passato. Di ciò che è nel medesimo tempo uno e tutto.
Roberto Calasso, Il libro di tutti i libri, pag. 555, 28 euro, Adelphi 2019
(Continua)