Polemiche, boicottaggi e libertà di espressione in attesa della finale del contest prevista a Tel Aviv
Quindi, salvo sorprese dell’ultima ora, la popstar americana sarà sul palco della manifestazione (l’Italia è rappresentata da Mahmood) per presentare due nuove canzoni. A lasciare ancora qualche dubbio sulla presenza di Lady Ciccone le dichiarazioni dell’executive supervisor della manifestazione, Jon Ola Sand, riportate dal Jerusalem Post secondo cui la star non avrebbe ancora firmato un contratto per l’apparizione prevista. “Senza quella firma Madonna non potrà esibirsi” ha aggiunto.
I contrari alla presenza di Madonna a Tel Aviv si sono fatti sentire nelle scorse settimane lanciando una serie di appelli. Primo fra tutti, Roger Waters dei Pink Floyd: “Alcuni miei colleghi musicisti si sono esibiti di recente in Israele dicendo di averlo fatto per costruire ponti e incoraggiare la pace. Cazzate. Esibirsi in Israele è un affare lucroso, ma così si aiuta a normalizzare l’occupazione, l’apartheid, la pulizia etnica, il massacro di manifestanti disarmati e altre brutte cose”. Un appello al boicottaggio è stato firmato anche da alcune personalità inglesi tra cui Peter Gabriel e Ken Loach: “Israele fa un uso “vergognoso” della manifestazione, che ha un forte seguito tra le comunità Lgbt, per distrarre l’attenzione dai suoi crimini di guerra contro i Palestinesi”.