Definita la versione francese di “Breaking Bad”, questa serie racconta l’umorismo ebraico e la sua capacità di sopravvivere a tutto
Family Business, al debutto su Netlix la settimana scorsa con l’attore Jonathan Cohen, è la versione franco-ebraica di Breaking Bad. Lo scrivono molti media, tra cui il Times of Israel che alla serie parigina dedica un bell’articolo per raccontare le stravaganti vicende della famiglia Hazan, che trasforma il poco redditizio negozio di carni kasher in una fabbrica di marijuana.
Le due serie in realtà condividono soprattutto un recitato importante e dialoghi molto arguti, ma alla versione francese manca sicuramente il lato macabro, sostituito da un più europeo e soprattutto ebraico gusto per l’ironia. Tra questioni famigliari, barzellette e surrealismo proseguono gli episodi che risultano davvero esilaranti, come la scena in cui gli Hazan evitano l’arresto dicendo alla polizia che il maiale morto imbottito di erba nel loro camion di carne kosher è stato geneticamente modificato per ricevere l’approvazione rabbinica.
Ma a leggere tra le righe,questa serie parla di un tema profondo (e profondamente ebraico), quello della capacità dell’ebraismo di adattarsi e sopravvivere anche quando tutto sembra perduto – in Francia e altrove.