Stando alle prime rilevazioni Israele rischia elezioni-fotocopia senza un vero vincitore
Stallo è ormai la parola più utilizzata per definire la politica israeliana a un mese e mezzo dalla terza tornata elettorale (2 marzo) in un anno. Stando ai sondaggi resi noti da Haaretz ed effettuati da Channel 12 News si può dire che nulla o quasi nulla sia cambiato nelle preferenze degli elettori.
Anzi, stando alle prime rivelazioni, si profila una replica delle scorse elezioni:
il partito di Benny Gantz, Kahol Lavan si aggiudicherebbe 34 seggi, tre in più del Likud di Netanyahu che al momento sarebbe fermo a 31. The Joint List (i partiti arabi) resta saldamente al terzo posto con una previsione di 13 seggi, mentre l’alleanza Labor Gesher – Meretz sarebbe a quota nove seggi (la somma esatta dei risultati ottenuti dai due partiti separatamente).
Otto i seggi assegnati dai sondaggi a Shas e 7 quelli previsti per United Torah Judaism. Sette anche i seggi per Avigdor Lieberman, e la sua formazione Yisrael Beiteinu, considerata l’ago della bilancia della politica israeliana.