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La Giornata dei Giusti dell’Umanità

Pensieri circa l’odio, l’inclusione, la razionalità e la democrazia

I giusti tra le nazioni. Una giornata dedicata alla giustizia e all’umanità. Un’istituzione che serve come attivatore della memoria. Un esercizio di democrazia. Ecco cos’è la giornata Internazionale dedicata ai Giusti tra le Nazioni. Sul sito di Gariwo, Gabriele Nissim parla di democrazia come luogo di prevenzione dei genocidi, ispirandosi a Raphael Lemkin, il giurista ebreo che che ha coniato il termine genocidio e si è battuto per ottenere la Convenzione delle Nazioni Unite per la prevenzione e la repressione dei genocidi, e che riteneva che solo la democrazia americana avrebbe potuto guidare gli Alleati nella difesa degli ebrei. E quest’anno la giornata si ispira direttamente a questo pensiero, priprui nel momento in cui l’amministrazione americana ripropone un modello democratico teso a difendere i diritti umani.

“È un percorso complesso da costruire, che non avrà mai un risultato certo e definitivo, ma nella Giornata dei Giusti abbiamo voluto indicare il legame indissolubile che esiste tra la difesa della democrazia e la prevenzione dei genocidi nel mondo”, scrive Gabriele Nissim,  “Per questo Gariwo nel Giardino dei Giusti di Milano ha voluto onorare figure morali che sono un esempio per la battaglia per la democrazia, non solo per i loro Paesi, ma per il mondo intero”.  Così viene ricordato Liu Xiaobo, che al momento del suo ennesimo arresto in Cina, ha lanciato un messaggio-manifesto:

L’odio, che corrompe la coscienza e l’intelligenza dell’uomo, insieme con la mentalità da nemico, che avvelena lo spirito di una nazione, istigano alla lotta brutale in cui domina la regola mors tua vita mea, distruggono la tolleranza e l’umanità di una società, ostacolano il progresso di una nazione verso la libertà e la democrazia.

Accanto a lui, Ruth Bader Ginsburg, la giudice della Corte Costituzionale americana, recentemente scomparsa, che credeva che ls forza della democrazia fosse unicamente quella della ragione. Attraverso il metodo socratico, capace di stimolare l’interlocutore, credeva che la vittoria dell’argomentazione coincidesse con la possibilità di convincere l’altro. E sempre in una democrazia inclusiva:

Se sei un membro di un gruppo minoritario, in particolare di un gruppo minoritario che è stato preso di mira, devi avere empatia per gli altri che si trovano in una situazione simile… per questo io che sono ebrea mi occupo delle altre minoranze.

 


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