Cultura
“Le Chaim!”, le opere di Joel Itman in mostra a Milano

Un inno alla vita nella mostra alla Esh Gallery, per sostenere gli Amici del Magen David Adom Italia

In occasione di questa giornata  europea della Cultura ebraica dedicata alla bellezza, pubblichiamo anche questa segnalazione dagli Amici del Magen David Adom Italia. si tratta della mostra delle opere di Joel Itman presso la galleria Esh di Milano. Oggi è l’ultio giorno per vedere i suoi lavori e potrebbe essere una piccola deviazione tra le attività in calendario. Di bellezza, comunque, si tratta! E il ricavato andrà a sostenere l’associazione.

Ha un bel sorriso aperto, Joel Itman, e occhi gioiosi, mentre posa di fronte ad una sua opera, sia essa una vetrata o un disegno o una ceramica.
L’artista, nato nel 1960 a Minneapolis e che vive ormai da anni a Milano, racconta di aver vissuto l’arte fin da bambino, a partire dalla casa ebraica dei suoi genitori, adibita a galleria d’arte. Dell’arte ha fatto la sua vita, laureandosi inizialmente nella città natale, per poi studiare alla Sorbona di Parigi e perfezionare il suo percorso, che comprende la produzione e la critica cinematografica, a New York. Il suo curriculum vanta numerosissime mostre a partire dal 2004, da solo o con altri artisti.
Il mondo di Itman riflette il suo sguardo sul profano, ma anche sul sacro, e sono evidenti le sue origini ebraiche: tutto diventa bidimensionale e leggero, fluttuante, sospeso in un universo privo di gravità (intesa sia cpme legge fisica che emotiva). Colpiscono i colori, vivacissimi, pieni, senza sfumature, e le figure, disegnate con tratto pulito, che richiamano l’infanzia, con occhi grandi e sorrisi accennati. Colpisce una diffusa serenità quasi zen e un gioco di contrapposizioni e originali accostamenti.
I soggetti variano: animali grandi e miti, ma anche piccoli e minuscoli, umanizzati da occhi e sorrisi e capi d’abbigliamento; persone, soprattutto giovani donne dalle belle labbra rosse, agghindate in fogge esotiche, antiche e festive, con drappi e copricapi; giovani uomini dall’aria pensierosa, e figure religiose con talled e tzit tzit e barba chassidica. Sono presenti anche ibridi, una sorta di composizioni un po’ umane e un po’ animali, e piccoli esseri a cui Itman dà l’impulso del movimento. Tra gli oggetti, soprattutto quelli sacri, ma anche quelli profani, trattati con lo stesso rispetto.

La produzione di Joel Itman è vasta e spazia dai disegni in bianco e nero, alle tele dai colori acrilici, alle curiose ceramiche, fino ai piccoli magneti coloratissimi. Le origini ebraiche dell’artista ispirano molte opere, ed ecco menorot e amse e spaccati di vita religiosa e simboli frutto di un intenso lavoro di ricerca e rielaborazione secondfo la sensibilità dell’artista.
Bellissime le vetrate esposte: eleganti, realizzate con la collaborazione di un artigiano francese, pensate per accogliere la luce naturale, ma anche il led, che fa risaltare i colori vivi e brillanti.

Emergono in tutto questo l’ironia e il gioco, fatto di complicità che l’artista instaura con l’osservatore, e ovunque la leggerezza di uno sguardo super partes che svela un mondo interno chiaro e sereno, in cui i conflitti sono sciolti in un equilibrio dinamico di forme spesso non convenzionali.
Tra accostamenti originali, inusuali e le immagini si finisce in un galleggiante sogno. Emergono significati altri man mano che si osserva l’opera, che proprio per questo chiede di essere gustata a lungo, per coglierne i dettagli e rivelarne il punto di vista. Itman gioca con le categorie e le definizioni convenzionali e ne restituisce un mondo del possibile, in cui reale e immaginario si mescolano, danzando uno intorno all’altro in un impalpabile cielo dove tutto è sospeso, come appena emerso dal pensiero.
Obiettivo dichiarato di Joel Itman è dare gioia. E opera dopo opera l’artista porta per mano l’osservatore verso il suo immaginario fatto di inclusione e di apertura.

Le sue opere si trovano oggi in moltissimi negozi di giudaica, librerie e in più di venti musei nel mondo.
In questi giorni, fino a domani, la Galleria Esh di Milano ospita una fornita selezione delle opere dell’artista, e si possono acquistare in loco o sul sito tutta una gamma di dipinti, disegni, ceramiche e vetrate. Parte del ricavato viene devoluto dall’artista agli Amici del Magen David Adom Italia, per donare un aiuto concreto alla nuova Banca del Sangue sita a Ramle, in Israele, insieme alla gioia di una sua coloratissima opera.

Ultimo giorno per visitare la mostra alla Galleria Esh, via Forcella n. 7, (fermata Porta Genova Metro verde), fino alle ore 19.

 


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.