Con la ripresa dei lavori su JoiMag, riprende anche la rubrica dedicata alle vicende dell’Ebreo Non Ebraico, a cura di Valerio Fiandra. Che qui si imbatte in questioni di lana caprina, come quella tra realtà e finzione… Buona lettura.
Oc: …Ma no, figurati !
Ic : Cosa vuoi dire ? Che non lo ha scritto la Cosmicini ?
Oc : Certo che no, quella non sa mettere un paragrafo dietro l’altro…
Ic : E allora, chi lo ha scritto, il romanzo con sulla copertina il suo cognome ?
Oc : Beh, ma non lo sai ? Lo sanno tutti : lo ha scritto il suo editore, ENE !!
Un dialogo del genere è avvenuto poche settimane fa, in un riservato ma non troppo salotto borghese triestino. Chi me lo ha raccontato è “l’Ingenuo Complice” – IC- , che è un mio amico e confidente da tanti anni; l’altra voce, quella del saccente, è di un “Operatore Culturale” – Oc – di una qualche notorietà locale.
Bene, non è la prima volta che al vostro ENE capita di esser preso per un altro, ragion per cui ho deciso di spiattellare a voi la verità, di tentare di giustificarmi e chiedere clemenza – se non comprensione: io sono un altro. Ecco, adesso che l’ho detto mi sento meglio, e posso provare a spiegarmi.
Gli è che a noi che siamo nati e cresciuti da ebrei non ebraici…, la verità sta stretta, e insomma, preferiamo la fantasia alla realtà. E del resto, potete biasimarci? Per i nostri comunitari più ortodossi non siamo abbastanza ebrei, per quasi tutti gli altri lo siamo anche troppo. E come se non bastasse, dal 1948 all’equazione si è aggiunta la variante-costante Israele, ragion per cui per i nazionalisti della diaspora non siamo abbastanza pro Bibi, e per quasi tutti gli altri siamo, beh, lo sapete cosa.
Nella mia equazione, poi, sin da piccolo è entrata la questione letteraria, per così dire; quella che – per mancanza di spazio – riassumerò nella domanda che fanno quasi tutti i pochi che – dopo aver letto un racconto, un romanzo, chiedono all’Autore: “Ma, mi scusi, è autobiografico ??”
Ora: a me, che sono del tutto inedito ( a parte sul web e in una unica pubblicazione cartacea – per giunta edita in poche copie fuori commercio – nella quale è inserito un breve racconto da me firmato ), quella domanda non è stata posta spesso, e pensavo di averla fatta franca. Ma, come par dimostrare il breve e veritiero scambio di battute che ho riportato, in mancanza di prove c’è chi procede per indizi, o meglio ancora: pettegolezzi. E anche questa cattiva abitudine, o voi che siete su JoiMag, mi sa tanto che lo troverete familiare.
In conclusione:
– il romanzo della Cosmicini ( nome inventato, l’ho messo al posto di quello vero, per NON alimentare la faik gnüs o offenderlo ) NON L’HO SCRITTO IO;
– siamo tutti un Altro – ENE, EE, o chiunque crediamo di essere: ogni persona non è un ‘io’, è un ‘noi’;
– statene certi, questa smentita irrobustirà le ragioni di chi vuol credere alle balle: non sorprendetevi dunque se sentite dire in giro che il vero autore della “Amica Geniale” sono io…
– questo testo è autobiografico.