Putin grazia la giovane israeliana trovata in possesso di una piccola quantità di hashish a Mosca e condannata a sette anni e mezzo di prigione
Naama Issachar tornerà in Israele sull’aereo del Primo Ministro Netanyahu. La ventiseienne israelo-americana era in un carcere russo dallo scorso aprile per essere stata trovata in possesso di alcuni grammi di hashish durante uno scalo all’aeroporto di Mosca (era partita dall’India). Lo riferisce il quotidiano Haaretz.
La sua liberazione è dovuta a un atto unilaterale di clemenza del presidente russo Putin in occasione della visita a Mosca di Benjamin Netanyahu. Un gesto simbolico per il mantenimento degli ottimi rapporti tra Russia e Israele. Naama era stata condannata a sette anni e mezzo di carcere, una sentenza durissima che aveva causato proteste in Israele dove per mesi sono andate in scena manifestazioni di solidarietà. L’obiettivo era il suo immediato rilascio.
Che, dopo mesi di trattative, ora è realtà. Di fatto, non si conoscono i termini della trattativa e nemmeno se una trattativa ci sia effettivamente stata. Quel che è certo che è che la famiglia di Naama ora può finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Grande soddisfazione per la felice conclusione della vicenda è stata espressa dal Presidente israeliano Rivlin che rivolgendosi direttamente a Putin, ha dichiarato: “Voglio ringraziare il presidente russo per la compassione e la saggezza dimostrata nella gestione di questa delicata situazione e per aver voluto perdonare Naama”.