Una mostra che celebra la vita. Tra installazioni e performance alchemiche che parlano di spiritualità nelle religioni e raccontano quella ebraica
«In ebraico la parola olio, שמן-shemen, ha le stesse lettere della parola anima, נשמה-neshamà, e della parola respiro, נשימה-neshimà, così come la parola sogno, pane e sale sono tre parole con le stesse lettere, rappresentando i tre livelli della nostra esistenza, quello spirituale l’olio, quello emozionale il pane e quello materiale il sale». Viene presentato così il lavoro di Shira Martina Fiorentino per la mostra dal titolo, appunto, Pane, olio e sale, a cura di Ermanno Tedeschi.
E in effetti il lavoro performativo dell’artista coniuga i mondi della mistica ebraica, a cominciare dalla Kabbalah, le tradizioni popolari (ebraiche ma non solo), al suo fare arte. Le sue opere, altamente simboliche, sono porte d’accesso alla spiritualità, ma anche alla conoscenza profonda di interpretazioni mistiche, al punto che i tre ingredienti, il pane, l’olio e il sale, diventano i tre elementi costitutivi dell’esistenza umana.
«Le opere esposte», commenta Ermanno Tedeschi, «raffigurano in qualche modo un processo alchemico: la bellezza di ogni opera nasconde una via d’accesso alla conoscenza, attraverso la quale si inizia un viaggio alla scoperta dell’Universo sensibile». E a proposito dei tre elementi, spiega: «Incarnano la sintesi perfetta di tradizioni che animano non solo la cultura ebraica, ma tutto l’universo religioso, rappresentando una sacralità trasversale che attraversa tutte le confessioni».
Dunque, si comincia: Shabbat, la benedizione del pane diventa una performance che ne rievoca il rituale di spezzare le challot, intengerle nel sale e distribuirle ai commensali.
Ma non è tutto: in questo gesto Fiorentino rievoca la manna che cadeva dal cielo nel deserto, offrendo generosità e condivisione alla vita. Altre tre installazioni trasformano la gestualità tradizionale in nuovi rituali o meglio nel rinnovato sentimento di celebrare la vita.
In effetti è lei, la vita, la protagonista della poetica che muove il lavoro artistico di Fiorentino e che celebra in Olio e sale, la performance che restituisce fertilità alla terra.
In Tavolo apparecchiato invita il pubblico a mangiare insieme pane, olio e sale, per compiere simbolicamente una riparazione tra corpo, emozioni e mente; l’opera Il girasole, poi, unisce in una unica istallazione video l’olio, l’acqua e il sale, per metterne in scena nuove forme e significati.
Siamo al Macellino, tenuta Marsiliana a Manciano, in provincia di Grosseto. Qui è stata allestita la mostra e si terranno la performance di Shira Martina Fiorentinoe le esposizione delle installazioni ambientali e video. Un’occasione per chi è da quelle parti, (certo forse non molto ebraica nella scelta degli orari: la performance sullo Shabbat è prevista per le 19 di sabato…) di conoscere il lavoro di Fiorentino, artista romana, architetto per formazione e da un anno di casa in Maremma. Studiosa delle antiche tradizioni, indaga le proprie radici ebraiche e la sua lingua, spaziando nel territorio di alcune correnti mistiche di interpretazione della Kabbalah e del chassidismo attraverso la riproduzione di rituali simbolici e di processi alchemici, che diventeranno sempre più parte integrante della sua ricerca artistica. È su questo solco che sviluppa il progetto Pane olio e sale, presentato qui al pubblico per la prima volta.
La mostra inaugura l’8 luglio, fino a lunedì 10 luglio sono in mostra quattro installazioni ambientali e tre video, e fino alla fine di settembre, presso la Trattoria a Marsi, saranno esposte dieci fotografie che testimoniano il lavoro e la performance dell’artista.
Informazioni pratiche
APERTURA AL PUBBLICO: 8, 9 e 10 luglio 2023
ORARI: dalle ore 10.00 alle 12.00, dalle ore 18.00 alle 21.00
LUOGO: IL MACELLINO – TENUTA MARSILIANA – Località Dispensa – Marsiliana (Manciano – GR)
Le opere fotografiche resteranno visibili dal giorno dell’inaugurazione fino al mese di settembre nella trattoria a Marsi, Località Dispensa – Marsiliana.
È nata a Milano nel 1973. Giornalista, autrice, spesso ghostwriter, lavora per il web e diverse testate cartacee.