Una mostra racconta un secolo di storia della città, tra contaminazioni e forme del gusto
Una storia lunga un secolo, anzi, per la precisione 105 anni. È quella di Russ & Daughters, il negozio di prelibatezze ebraiche a New York, condotto fino ad oggi da quattro generazioni della famiglia Russ (a cominciare dal 1907, quando Joel Russ arrivò a New York dallo shtetl di Strzyzow, nell’attuale Polonia) e ora in mostra al Centre of Jewish History della città. Un’esposizione singolare, a cominciare dal titolo Russ and Daughters: An Appetizing Story. Ovvero, prima di tutto, una mostra per immergersi nel mondo del piacere olfattivo e gustativo, esattamente come entrare nel negozio che profuma di pesce, bagels, frutta secca, babka, halvah, e di quell’odore salato, affumicato che si può sentire prima di assaggiare il cibo.
Russ & Daughters non è solo un negozio kasher. Russ & Daughters è una sorta di tempio della cucina ebraica a New York. Perché lungo quei 105 anni di permanenza in città le sue cucine hanno sperimentato il melting pot, o forme di integrazione culinaria capaci di portare il gusto americano nei piatti yiddisch e i sapori yiddish nella cucina americana. Al punto che ora “La cucina di Ross & Daughters è un’icona newyorkese” commenta Joss Russ Tupper, co-proprietario di ultima generazione del ristorante. E questa è in estrema sintesi la mostra: la storia di una famiglia che ha saputo trasformare la cultura e le tradizioni culinarie americane. Sul sito del negozio, attualmente, si legge che il loro brunch package è una delle cose preferite di Oprah…
“Ci siamo accorti, mettendo mano ai nostri archivi, di quanto la nostra storia si inserisca in quella degli ebrei americani“, commenta Niki Russ Federman, anche lei tra i proprietari attuali, “E ora siamo molto onorati di avere la nostra storia custodita in una delle istituzioni più importanti d’America”. Tutto il ricchissimo materiale accumulato dalla famiglia Russ infatti è stato acquisito dalla American Jewish Historical Society che ha anche curato l’esposizione.
“Take a number”: fu una rivoluzione introdurre il ticket al banco di Russ & Daughters, soprattutto per chi ci lavorava: gestire i clienti affamati, desiderosi solo di sedersi e addentare le prelibatezze del luogo non era impresa facile. E per chi si metteva in fila, era un biglietto per il Paradiso: sicuramente sarebbe stato servito. Ecco perché nelle ricostruzioni di questa esposizione la macchinetta distributrice dei biglietti è in primo piano. Fotografie, documenti, manifesti e altro materiale sono allestiti in un percorso storico, per conoscere i cambiamenti del gusto nella società americana, corredati da altro materiale d’archivio della American Jewish Historical Society per comporre un viaggio in un secolo di storia newyorkese.
Si sa, stare a tavola, oltre che per nutrirsi, è un’operazione conviviale. E da Russ & Daughters gli incontri sono sempre proficui: si chiacchiera parecchio. Un tempo con Molly Picon e Aaron Lebedoff, esponenti del teatro yiddish a New York e ospiti fissi del ristorante, e poi con i molti altri personaggi che quotidianamente affollano le sale e i tavoli del locale. Anche i proprietari non si sono mai lasciati sfuggire la possibilità di conoscere i propri clienti, chiacchierando con loro. E poi in cucina, dietro il banco e in chiusura. Tanto che l’audio di alcune loro conversazioni è stato registrato e conservato. E in questa mostra, pronto a coinvolgere il pubblico. Oppure anche chi legge, cliccando qui
Centre for Jewish History, New York, fino al 31 gennaio 2020