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Sabich, il piatto israeliano dalle origini irachene

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Se la pita felafel ha fatto il giro del mondo, colonizzando i baracchini di street food ovunque sul pianeta, il Sabich è una specialità israeliana, da gustare entro i confini dello stato. Oppure, da fare a casa. Facile e gustosa: nella pita vanno messe una melanzana fritta con un uovo sodo, tahini (la salsa di sesamo), sottaceti e un chutney di mango pungente, noto come amba.

Come ogni cosa in Israele, le origini del sabich sono controverse. Alcuni dicono che il piatto arrivi dall’Iraq dove veniva mangiato a colazione e questo spiegherebbe il suo nome: sabach significa mattino. Altri credono che il piatto abbia preso il nome dal suo ideatore, un immigrante ebreo iracheno di nome Sabich che nel 1961 aprì un piccolo negozio a Ramat Gan per vendere la sua creazione magica.

In ogni caso, il sabich è un colpo di genio: economico da realizzare, veloce da assemblare e ricco di sapore. Ecco perché il piatto predonomina sulla scena gastronomica locale.

Ingredienti:

3 pita/pane arabo

1 melanzana

2 uova

pomodori  e cetrioli freschi

prezzemolo

verdure sottaceto

mango chutney

Procedimento:
lavate e pulite la melanzana, tagliatela a metà, cospargetela con il sale grosso e lasciatela sgocciolare per un paio di ore.

Lessate le uova per 5 minuti, lavate e tagliate i pomodori, sbucciate il cetriolo fresco e tagliatelo a dadini, condite il tutto con una spolverata di prezzemolo, olio e sale.

Riprendete la melanzana, togliete il sale accuratamente, tagliatela a cubetti piuttosto grossi e friggeteli in abbondante olio, quindi passateli sulla carta assorbente e salateli.

Nel frattempo, farcite la pita con tahina, con sottaceti, mango chutney, l’insalata di pomodori e cetriolo, quindi aggiungete le melanzane e le uova sode tagliate a metà.

Micol De Pas

È nata a Milano nel 1973. Giornalista, autrice, spesso ghostwriter, lavora per il web e diverse testate cartacee.


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