Dalla mitica “London Calling” dei Clash all’onirica e ironica “Modern Dance” di Lou Reed, passando per Bowie e i Roxy Music, sette canzoni che raccontano l’Europa
Di canzoni che hanno come tema centrale i luoghi, la storia e la cultura del Vecchio Continente ce ne sono, una più, una meno, quasi quindicimila. Un repertorio immenso da cui abbiamo attinto sette brani formidabili composti da artisti straordinari, poeti e e viaggiatori nel tempo a suon di musica. Ecco la nostra selezione.
Lou Reed – Modern Dance
Un giro del mondo con molte tappe europee, ideato dal poeta di New York nell’album Ecstasy, uscito nel 2000. “Forse potrei andare a vivere ad Amsterdam in un vicolo o lungo la strada di un grande canale e trascorrere le mie serate al Van Gogh Museum” ipotizza Reed. “Ma potrei anche indossare un kilt a Edinburgo, oppure trasferirmi in una fattoria nel Sud della Francia dove i venti sono leggeri e gli abitanti dei villaggi amano danzare”.
David Bowie – Heroes
Un affresco geniale che rappresenta gli anni della Guerra Fredda, la storia di due amanti tragicamente divisi dal muro. Il brano venne inciso nello studio di registrazione Hansa, a Berlino, dalle cui finestre si potevano vedere i soldati della Germania dell’Est di guardia al muro. Ma la principale fonte d’ispirazione fu la relazione clandestina tra il produttore dei disco, Tony Visconti, ed una ragazza tedesca. L’immagine dei due abbracciati a pochi passi da The Wall fece scattare in Bowie la scintilla per il brano.
Kraftwerk – Transeurope Express
Uno dei pezzi più influenti per lo sviluppo della musica elettronica nella scena musicale mondiale. Il pezzo parla della omonima linea ferroviaria, una rete europea di treni rapidi e di lusso, nata nel nel 1957. Il clou della canzone è la ripetizione incessante del titolo su una base musicale costruita e ripetuta ad hoc per ricordare l’andamento di un treno. Nelle brevi strofe il testo fa riferimento ad un’Europa aperta a tutti dove puoi passeggiare sugli Champs Eliysèes, prendere un caffè notturno a Vienna oppure tornare a Dusseldorf per incontrare David Bowie ed Iggy Pop…
Roxy Music – A song for Europe
Un pezzo bellissimo, interpretato magistralmente da Bryan Ferry, un gentleman inglese, un fashion dandy da sempre innamorato della sofisticazione e della raffinatezza made in Europe. Che in questo brano canta in inglese (“And here by the Seine, Notre-Dame casts , a long lonely shadow…”), latino (“Ecce momenta Illa mirabilia” ) e francese (“Tous ces moments perdus dans l`enchantement qui ne reviendront amais”).
Fleeet Foxes – Mykonos
Può sembrare bizzarro, ma uno dei migliori affreschi musicali dedicati ad un’isola greca è opera di una band di Seatlle. Uno strano ma virtuoso incontro tra le atmosfere folk e gli arrangiamenti corali alla Beach Boys (“And you will go to Mykonos with a vision of a gentle coast. And a sun to maybe dissipate shadows of the mess you made”).
David Bowie – Where are we now?
Uno degli ultimi pezzi del Duca Bianco, un capolavoro ambientato a Berlino, che chiude il cerchio aperto con Heroes. Eccellente la melodia, ma ancora meglio il testo che guarda indietro (“Had to get the train from Potsdamer Platz, you never knew that I could do that”), al suo glorioso passato nella capitale tedesca dove a metà anni Settanta si era rifugiato per fuggire dalle tentazioni e dalla vita dissoluta di Los Angeles.
The Clash – London Calling
Uno dei pezzi simbolo dell’era punk e post punk nella capitale inglese. Il titolo della canzone, pubblicata nel 1979, è ispirato alla frase con cui iniziavano i programmi radiofonici in inglese trasmessi dal World Service della BBC durante la Seconda Guerra Mondiale: “This is London Calling”. Una parte del testo (“London is drowning and I live by the river“) è invece riferita alla eventualità che il Tamigi, in caso di esondazione, presse sommergere il centro di Londra. Un’eventualità che impose la costruzione delle famose Thames Barriers.