Lily Ebert, 97 anni, vuole raccontare ai giovani l’orrore dei campi di concentramento. Ma il suo account viene inondato di insulti e slogan contro gli ebrei
Aveva soltanto 14 anni Lily Ebert (oggi ne ha 97) quando le SS deportarono lei a e la sua famiglia ad Auschwitz. Fino a quel momento la sua era stata una vita felice in Ungheria, ma in poco tempo tutto cambiò. Prima l’espropriazione di tutti i beni e poi la deportazione in un campo di concentramento. Di quel luogo dell’orrore, Lily ancora oggi ricorda. la mimica e i gesti di un uomo, diventato tristemente famoso come il Dottor Mengele, che decideva della vita e della morte dei prigionieri ebrei con un semplice gesto della mano.
Di quei mesi Lily ricorda tutto: l’odore terribile che usciva dai camini del campo di prigionia, i capelli rasati a zero e quell’unico ricordo della sua vita precedente, un ciondolo, nascosto nel tacco delle scarpe. Un ciondolo che ancora adesso, orgogliosamente, porta al collo.
Come riporta The Jerusalem Post, la signora Ebert con l’aiuto del pronipote ha aperto un account su Tik Tok. Lo ha fatto per condividere con la comunità ebraica ed il resto del mondo la gioia di essere ancora viva e sopravvissuta all’inferno. “Auguro a tutti un weekend di pace e serenità, Shabbat Shalom” ha scritto lo scorso venerdì sul suo account. Per tutta risposta è stata inondata da insulti, frasi antisemite e messaggi di odio per il conflitto militare in corso tra Israele ed Hamas. “Felice Olocausto” e “Non crede che quello che stanno facendo gli israeliani ai palestinesi sia simile al trattamento riservato agli ebrei dai nazisti?”: questo il tenore dei commenti postati.
Il pronipote della donna, Dov Forman ha commentato i messaggi degli haters affermando che “nessuno potrà impedirci di raccontare al mondo gli orrori del nazismo”. Poche ore dopo sull’account della Ebert è comparso un video in cui ricordava la tragica fine della sorella Berta, uccisa dai nazisti durante la prigionia.