Sillabario ragionato di termini oltre il genere.
Parlare di diritti transgender non è mai facile, spesso ci si scontra con reazioni di fastidio, sospetto e mal celato paternalismo (“Non vuole dire di essere gay”). A questo, si aggiunga una generale confusione su tutto lo spettro che fa parte di questo mondo. Confusione che spesso parte dai termini stessi che usiamo. Per amore di brevità non scriverò un glossario del mondo transgender in generale, ma potete trovarlo qua.
Partiamo da Adam
Una delle frasi più ricorrenti ricorda il caro “Era meglio ai miei tempi” un po’ rivisto, per cui sostanzialmente il mondo trans sarebbe l’effetto di una modernità confusa, in cui tutto deve per forza essere capovolto. In realtà troviamo termini, e quindi testimonianze, che si rifanno a questo mondo già nel Tanach. Rabbi Yirmiyah ben Elazar risale addiritura alla creazione di adam (tradotto come tradizionalmente come “uomo”). Cita infatti Genesi 5:2 in cui viene detto “Dio creò uomo e donna, e li benedì, e nel giorno in cui furono creati li chiamò adam”, sostenendo che il primo uomo sarebbe in realtà un essere androgino, solo dopo differenziatosi in due diversi generi. Difficilmente possiamo pensare che Rabbi Yirmiyah volesse fare riferimento in modo esplicito allo spettro trans, ma da questo suo commento numerosi studiosi hanno colto un collegamento.
Oltre ad adam, un glossario
Adam non è l’unica parola che ha permesso di affermare che il mondo transgender possa trovare i suoi antenati nel Tanach, vi è una serie di parole, ripetute più volte, che vanno a formare un vero e proprio glossario senza o forse oltre il genere. Ne riportiamo una parte:
Androgino: una persona sia uomo che donna. 149 citazioni tra Mishnah e Talmud, 350 nei Midrashim (racconti) e nei codici legislativi.
Ay’lonit: una persona che nasce come donna, ma sviluppa caratteristiche maschili durante la pubertà. Nominata 80 volte tra Mishnah e Talmud.
Saris: una persona che nasce come uomo, ma sviluppa caratteristiche femminili durante la pubertà. Può essere un Saris hamah (naturale), o grazie all’intervento umano. Nominato 156 volte tra Mishnah e Talmud, 379 nei Midrashim e codici legislativi.
Tumtum: una persona le cui caratteristiche sono sconosciute o oscure. Se ne parla 181 volte tra Mishnah e Talmud e 335 nei Midrashim e codici legislativi.
Non solo il fatto che siano presenti nel Tanach, ma la quantità di volte in cui sono utilizzate ci fa pensare a una società in cui il mondo transgender fosse non solo presente, ma accettato come realtà. Non esattamente un’invenzione dell’altroieri.
Classe 1991, attiva per anni in ambito comunitario, tra Hashomer Hatzair, UGEI e European Union of Jewish Students. “Political junky”, qualsiasi cosa nerd è bene accetta, libri e concerti ancora meglio. Lavora come responsabile eventi e mostre al Memoriale della Shoah di Milano.