Nasce nel mondo dello spettacolo statunitense la Black-Jewish Entertainment Alliance
Una dichiarazione di unità con l’obiettivo di migliorare le relazioni tra neri ed ebrei, contrastando il razzismo e l’antisemitismo nel mondo dello spettacolo. È questo il doppio obiettivo del Black-Jewish Entertainment Alliance (BJEA), il patto già firmato da oltre 170 professionisti del mondo dello spettacolo neri ed ebrei e lanciato in coincidenza con l’apertura del mese che ricorda negli Usa e in Canada la diaspora africana, il Black History Month.
Come si legge sul sito web dell’organizzazione, blackjewishentalliance.com, si tratta di uno sforzo “per riunire le due comunità in solidarietà, per sostenersi a vicenda nelle rispettive lotte e per comprendere meglio la situazione e le narrazioni reciproche”.
Tra i firmatari della dichiarazione, alla quale aveva fatto in tempo ad aderire anche il giornalista e conduttore Larry King, da poco scomparso, figurano gli attori Billy Porter e Jeremy Piven, l’attrice e produttrice Mayim Bialik, la star di “Seinfeld” Jason Alexander, il regista e produttore Antoine Fuqua, la produttrice e personaggio televisivo Sharon Osbourne, il musicista Gene Simmons dei Kiss e l’amministratore delegato della Warner Records e co-presidente Aaron Bay-Schuck. Secondo il dirigente Warner, questa associazione “farà sentire le voci nella comunità dell’intrattenimento che possono aiutare il pubblico a comprendere meglio le cause, le manifestazioni e gli effetti del razzismo e dell’antisemitismo”.
Scorrendo i nomi di quanti hanno risposto all’appello, non sfuggono quelli del controverso rapper e attore nero Nick Cannon, duramente contestato l’anno scorso per aver fatto commenti antisemiti durante un podcast, e quello di Kosha Dillz, rapper ebreo di New York. Dillz, il cui vero nome è Rami Matan Even-Esh, lo scorzo 27 gennaio ha partecipato alla conversazione online tra il sopravvissuto all’Olocausto Sami Steigman e l’artista hip-hop Lupe Fiasco, che in passato aveva affrontato polemiche per aver scritto testi antisemiti. Intervistato da Forward, Rami Matan Even-Esh ha affermato che sforzi come la Black-Jewish Entertainment Alliance sono essenziali per combattere “un enorme malinteso tra queste comunità”, esprimendo la speranza che la dichiarazione di unità e la sottoscrizione del patto possano portare a un cambiamento positivo.
Lanciata questo mese con pubblicità a tutta pagina su Billboard e Variety (che tra l’altro ne parla nella sua edizione online), l’iniziativa sarà celebrata anche da una serie di eventi come il webinar del 17 febbraio, “Diverse Voices: Growing up Both Black and Jewish”, con la cantautrice Autumn Rowe, l’ex giocatore di basket professionista David Blu e l’artista Bourn Rich moderati da Tiffany Harris, responsabile dell’organizzazione Moishe House. Tra gli appuntamenti in programma per questo mese anche il confronto “United Through Music, a Discussion on Black-Jewish Collaboration Through the Years”, che vedrà la partecipazione di Osbourne, di Simmons e del musicista Stanley Clarke.
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