Tensione tra Governo e comunità ultraortodosse per la riapertura non autorizzata di alcune scuole
Il Ministero della Giustizia israeliano ha elaborato un piano per eliminare i finanziamenti dalle scuole che riaprono in violazione delle norme sul coronavirus d’emergenza. Lo scrive il quotidiano Haaretz a partire da un fatto di cronaca: domenica scorsa, le scuole elementari ultra-ortodosse per decine di migliaia di studenti hanno riaperto, violando le norme di blocco, che permettevano l’apertura solo agli asili.
La risposta è giunta con un comunicato da parte di Roni Numa, coordinatore delle attività del Ministero della Salute: “Le istituzioni e le organizzazioni che violano le regole e infrangono la legge rischiano procedimenti amministrativi o penali, la cancellazione delle loro licenze e l’annullamento dei loro finanziamenti nei casi appropriati”.
Non sono ancora chiare le modalità legali, ma una precisazione da parte del Ministero della Salute sottolinea che il piano di sanzioni si applicherà anche alle scuole elementari ultra-ortodosse che infrangono le regole.
Decine di migliaia di bambini dai cinque ai tredici anni studia presso le scuole ultra-ortodosse che sono parzialmente esenti dalla supervisione del Ministero dell’Istruzione e hanno circa 50.000 bambini iscritti. Altri 10.000 frequentano le scuole Hasidiche appartenenti alla rete Maayan Chinuch Torani.